
PNRR e investimento sulla dispersione scolastica: il ruolo delle prove INVALSI
Oltre ad aver avuto un ruolo determinante nell’individuazione delle scuole da finanziare, potranno essere utilizzate per “scegliere” gli studenti con fragilità nelle competenze di base. Si tratta di una deriva allarmante.


In una precedente notizia avevamo illustrato i contenuti del Decreto Ministeriale 170 del 24 giugno 2022 con il sono stati definiti i criteri di riparto delle prima tranche di risorse, 500 milioni su 1,5 miliardi complessivi, per le azioni di prevenzione e contrasto della dispersione scolastica in attuazione della linea di investimento 1.4. “Intervento straordinario finalizzato alla riduzione dei divari territoriali nel I e II ciclo della scuola secondaria e alla lotta alla dispersione scolastica” nell’ambito della Missione 4 – Componente 1 – del Piano nazionale di ripresa e resilienza, finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU.
Come è sono stati individuati criteri di ripartizione a livello regionale (tasso di uscita precoce dal sistema di istruzione e formazione nella fascia di età 18-24 anni; numero di studentesse e studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado; tasso di presenza della popolazione straniera, tasso di popolazione priva di diploma di scuola secondaria nella fascia d’età tra i 25 e i 64 anni; tasso di famiglie con cinque o più componenti) e criteri di ripartizione delle risorse regionali tra istituzioni scolastiche statali. Questi ultimi criteri fanno riferimento al
- tasso di fragilità degli apprendimenti, c.d. “dispersione implicita” (percentuale di studenti che in entrambe le materie, italiano e matematica, ha conseguito un risultato molto basso), calcolato dall’Invalsi: 70%;
- numero di studentesse e studenti iscritti nell’istituzione scolastica: 30%.
In particolare le risorse sono assegnate alle istituzioni scolastiche statali secondarie di primo e secondo grado che abbiano registrato un tasso di fragilità degli apprendimenti, c.d. “dispersione implicita” almeno pari o superiore all’8%, nel rispetto di target e milestone del PNRR.
Alle istituzioni scolastiche statali secondarie di primo e secondo grado delle regioni del Mezzogiorno è stata assegnata una quota complessiva di risorse pari al 51,16%.
A partire da metà ottobre l’INVALSI ha inviato alcune comunicazioni alle scuole finalizzate a rendere disponibili i dati sulla fragilità degli apprendimenti in italiano, matematica e inglese degli studenti frequentanti la secondaria di I e II grado (NB: i dati forniti dall’INVALSI si riferiscono a tutte le scuole e non solo a quelle finanziate dal PNRR).
Con una prima comunicazione del 14 ottobre sono stati fornite le indicazioni
- per scaricare dalle varie piattaforme dedicate ai registri elettronici l'elenco degli studenti iscritti all'anno scolastico 2022-23 completo di codice SIDI, codice plesso e anno di corso dello studente
- per caricare il file, in formato csv, sul sito dell’INVALSI (accedendo all’ Area Riservata selezionando il ruolo di Dirigente Scolastico, seguendo il seguente percorso: Strumenti utente – Restituzione dati - Supporto alle azioni di contenimento della fragilità negli apprendimenti, cliccando sul pulsante “Scegli file”, selezionando il file scaricato in formato csv e inviando, infine, il file cliccando sul pulsante “Upload”).
Le scuole sono state invitate a svolgere questa procedura entro il 17 ottobre 2022.
A conclusione delle operazioni sopra descritte, alle scuole è stato restituito il file in formato csv con l’indicazione dei livelli di fragilità di ciascuno studente in relazione alle ultime prove INVALSI effettuate.
A tal fine il 18 ottobre l’INVALSI ha inviato una Guida alla lettura per leggere i dati forniti nel file scaricato.
Nella seguente tabella la sintesi dei contenuti presenti nelle singole colonne
Intestazione colonna |
Spiegazione |
Meccanografico Istituto |
Codice meccanografico dell’Istituto Scolastico frequentato dallo studente. |
Meccanografico Plesso |
Codice meccanografico del plesso scolastico che accoglie lo studente. |
Codice SIDI |
Codice numerico che identifica, in modo univoco, ogni singolo studente. |
Classe |
Classe frequentata dallo studente nell’a.s. 2022/23. |
Grado riferimento dati |
Classe e ordine di scuola in cui lo studente ha svolto la prova INVALSI più recente, ovvero quella più prossima all’a.s. 2022/23. In questa cella viene riportata una di queste informazioni
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Anno rilevazione |
Anno in cui è stata svolta la prova INVALSI più recente da parte dello studente. |
Livello Italiano |
Livello raggiunto dallo studente nella prova INVALSI di Italiano più recente, con le seguenti specificazioni Prova di Classe Quinta di Scuola Primaria Il punteggio conseguito dallo studente permette di associarlo a un livello, da Livello 1 (più basso) a Livello 6 (più alto). I livelli sono costruiti suddividendo i punteggi degli studenti, dal più basso (1° percentile) al più alto (100° percentile), in sei gruppi. Prova di Classe Terza di Scuola Secondaria primo grado In base al tipo di item a cui lo studente ha risposto (e non ha risposto), viene assegnato a un livello di competenza, da Livello 1 (più basso) a Livello 5 (più alto). La scala costruita da INVALSI per la prova di Italiano si costruisce alla luce di quanto previsto nei traguardi di apprendimento delle Indicazioni nazionali per il curricolo. È previsto anche un Livello 0 che è riferito allo studente che non ha risposto correttamente ad alcun quesito NB: Se la prova più prossima è precedente alla rilevazione del 2017/18 (e, quindi, ancora cartacea) si useranno i percentili anziché i livelli. Prova di Classe Seconda di Scuola Secondaria secondo grado In base a quanti e a quali item lo studente ha risposto (e non ha risposto), viene assegnato a un livello di competenza, da Livello 1 (più basso) a Livello 5 (più alto). La scala costruita da INVALSI per la prova di Italiano si costruisce alla luce di quanto previsto nei traguardi di apprendimento delle Linee guida. È previsto anche un Livello 0 che è riferito allo studente che non ha risposto correttamente ad alcun quesito NB: Se la prova più prossima è precedente alla rilevazione del 2017/18 (e, quindi, ancora cartacea) si useranno i percentili anziché i livelli. Prova di Classe Quinta/Ultimo Anno di Scuola Secondaria secondo grado In base a quanti e a quali item lo studente ha risposto (e non ha risposto), viene assegnato a un livello di competenza, da Livello 1 (più basso) a Livello 5 (più alto). La scala costruita da INVALSI per la prova di Italiano si costruisce alla luce di quanto previsto nei traguardi di apprendimento delle Linee guida. È previsto anche un Livello 0 che è riferito allo studente che non ha risposto correttamente ad alcun quesito NB: Se la prova più prossima è precedente alla rilevazione del 2017/18 (e, quindi, ancora cartacea) si useranno i percentili anziché i livelli. Queste le ulteriori voci che potrebbero essere presenti in questa colonna
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Fragilità Italiano |
In base al livello raggiunto nella prova INVALSI di Italiano lo studente può rientrare (oppure no) in una condizione di fragilità. Prova Classe Quinta di Scuola Primaria In questa cella viene riportata una di queste informazioni:
Prova di Classe Terza di Scuola Secondaria primo grado
Prova di Classi Seconda e Quinta/Ultimo Anno di Scuola Secondaria secondo grado
Queste le ulteriori voci che potrebbero essere presenti in questa colonna
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Livello Matematica |
Vedi “Livello Italiano”. Il riferimento è alle prove di matematica |
Fragilità matematica |
Vedi “Fragilità Italiano”. IL riferimento è alle prove di matematica |
Livello Inglese Listening / Livello Inglese Reading |
Livello raggiunto dallo studente nella prova INVALSI di Inglese Listening o di Inglese Reading più recente Prova di Classe Quinta di Scuola Primaria In base a quanti e a quali item lo studente ha risposto (e non ha risposto), viene assegnato a un livello di competenza, secondo il QCER (Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue). In questa cella viene riportata una di queste informazioni:
Prova di Classe Terza di Scuola Secondaria primo grado In questa cella viene riportata una di queste informazioni:
Per la prova di Classe Quinta di Scuola Secondaria secondo grado In questa cella viene riportata una di queste informazioni:
Queste le ulteriori voci che potrebbero essere presenti in questa colonna
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Fragilità Inglese Listening / Fragilità Inglese Reading |
In base al livello raggiunto nella prova INVALSI di Inglese Listening o di Inglese Reading, lo studente può rientrare (oppure no) in una condizione di fragilità. Prova di Classe Quinta di Scuola Primaria In questa cella viene riportata una di queste informazioni:
Prova di Classe Terza di Scuola Secondaria primo grado
Prova di Classe Quinta di Scuola Secondaria secondo grado
Queste le ulteriori voci che potrebbero essere presenti in questa colonna
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Fragilità Italiano_Matematica |
In questa colonna viene riportato un dato estrapolato dalle condizioni di fragilità nelle singole prove. Si considera uno studente in condizione di fragilità complessiva se considerato fragile almeno nelle prove INVALSI sia di Italiano che di Matematica. Prove di tutte le Classi In questa cella viene riportata una di queste informazioni:
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Infine la Guida dell’INVALSI segnala che
- non si fornisce il dato per la Scuola Secondaria secondo grado se la prova più recente è di Scuola Primaria
- non si fornisce il dato per la Scuola Secondaria primo grado se la prova più recente è di classe Seconda di Scuola Primaria. Unica eccezione è per gli studenti che nel corrente anno scolastico stanno frequentando per la prima volta la classe Terza di Scuola Secondaria primo grado: essi, infatti, non hanno svolto le prove INVALSI in classe Quinta di Scuola Primaria (come è noto a causa della situazione pandemica nell’a.s. 2019/20 le prove sono state sospese)
Rimandando ad ulteriori approfondimenti, appare evidente che attraverso il PNRR si intende promuovere un uso pervasivo dei test standardizzati che rischiano di diventare lo strumento di riferimento per l’individuazione delle fragilità degli studenti. Le conseguenze di questa scelta sono evidenti: si tenta di ridurre in maniera significativa una delle funzioni fondamentali della professionalità docente, la valutazione delle studentesse e degli studenti, si orienta l’attività educativa verso la performance nelle prove INVALSI. Si tratta di una deriva inaccettabile rispetto all’idea di scuola come comunità educativa e alla funzione formativa che dovrebbe connotare la valutazione degli apprendimenti.
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