Gli atenei lombardi respingono la manovra economica del Governo
Le assemblee dei lavoratori dell'Università degli studi dell'Insubria e dell'Università degli Studi di Bergamo approvano all'unanimità due documenti.


Le lavoratrici e i lavoratori dell’ Università degli studi di Bergamo e quelli dell'Università dell' Insubria, riuniti nelle rispettive assemblee, hanno approvato due documenti nei quali viene espressa la massima contrarietà nei confronti della manovra economica del Governo.
Una manovra dicono - che non distribuendo in maniera equa i sacrifici, colpisce ancora una volta in maniera preponderante i ceti meno abbienti, i lavoratori salariati, i giovani, rivelando l’incapacità di trovare misure strutturali e dimenticando totalmente gli investimenti in innovazione, formazione e ricerca - una manovra dunque, che unitamente al “DDL Gelmini” sull’Università, rappresenta un attacco al sistema pubblico di istruzione e formazione.
I lavoratori dei due atenei vengono quindi invitati a partecipare a tutte le iniziative di mobilitazione (scioperi, manifestazioni, presidi, occupazioni simboliche dei rettorati..etc..) promosse dalle organizzazioni sindacali di categoria, a partire dallo sciopero del 25 Giugno ed a tutte le iniziative di protesta che potrebbero tenersi nei prossimi mesi.
Nei due documenti viene chiesto infine, agli organi istituzionali di ateneo (Cda e Senato), di prendere una posizione ufficiale contro i contenuti della manovra economica.
Roma, 24 giugno 2010
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