
IX ciclo TFA sostegno: in fase di accreditamento le Università che attiveranno i corsi
Le proposte di attivazione devono essere presentate entro il 22 gennaio 2024.


Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha dato avvio alle procedure propedeutiche all’organizzazione del IX ciclo del “TFA sostegno”, il percorso di specializzazione per il sostegno agli alunni con disabilità relativo all’a.a. 2023/24. Le Università possono comunicare al MUR il proprio potenziale formativo dal 14 dicembre 2023 al 22 gennaio 2024 e dovranno tenere conto anche dei candidati da ammettere in soprannumero, in quanto risultati idonei nelle prove di accesso dell’VIII ciclo, ma non ammessi per il limitato numero di posti.
Complessivamente il Ministero del’Economia e delle Finanze, MEF, ha autorizzato 90 mila posti per il triennio 2021-2024.
I posti messi a bando nel ciclo precedente, l’VIII, sono stati 29.061, con una distribuzione ancora disequilibrata rispetto al fabbisogno.
Qui è possibile rintracciare le informazioni sull’VIII ciclo.
I docenti precari che lavorano su cattedra di sostegno senza la specializzazione sono ancora molti, soprattutto nelle regioni del nord dove l’offerta formativa è ancora distante dal fabbisogno di insegnanti specializzati. Per favorire l’accesso dei docenti precari alla formazione specialistica fino al 31 dicembre 2024 è prevista una riserva di posti per i docenti che abbiano prestato almeno tre anni di servizio negli ultimi cinque su posto di sostegno nelle scuole del sistema nazionale di istruzione. Per l’VIII ciclo del TFA sostegno questa riserva è stata quantificata dal Decreto Interministeriale 691 del 29 maggio 2023 in misura pari al 35% dei posti. Per il IX ciclo la riserva da applicare deve essere ancora stabilita.
Le prove di accesso sono costituite da un test preselettivo, una o più prove scritte ovvero pratiche e da una prova orale, disciplinate dal Decreto Ministeriale 8 febbraio 2019, n. 92, e dal Decreto Interministeriale 7 agosto 2020, n. 90. I soggetti che nei 10 anni scolastici precedenti abbiano svolto almeno 3 annualità di servizio, anche non consecutive, sullo specifico posto di sostegno del grado cui si riferisce la procedura, sono ammessi direttamente alla prova scritta.
I percorsi si svolgeranno con modalità convenzionali, interamente in presenza e solo per attività diverse dal tirocinio e dai laboratori, con modalità telematiche, in misura non superiore al 20% del totale.
Ricordiamo che i costi delle tasse di iscrizione ai corsi di specializzazione sono molto alti e talvolta superano anche i 3 mila euro. Ad oggi i due Ministeri coinvolti, quello dell’Istruzione e quello dell’Università e della Ricerca, non hanno mai chiesto né previsto finanziamenti dedicati all’attivazione dei corsi. Di fatto l’intero costo viene scaricato sul docente che si forma. Per questo come FLC CGIL abbiamo presentato alle forze parlamentari proposte precise, che prevedono finanziamenti per le Università statali che organizzano i corsi di specializzazione nel sostegno. L’accesso alla formazione per chi lavora e studia deve essere un diritto e la selezione non può e non deve avvenire sulla base dei costi esosi delle tasse di iscrizione ai corsi stessi.
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