
Approvato in Senato il ddl 924-bis su valutazione e condotta: evidente ideologia di una scuola della selezione
Il provvedimento procede speditamente in Parlamento, anche perché il Ministro lo vuole in vigore già dal prossimo anno scolastico. Il disegno di legge completa la visione autoritaria della scuola che ha travolto la valutazione formativa alla scuola primaria.


È stato approvato dal Senato il disegno di legge 924-bis che introduce una radicale revisione della disciplina in materia di valutazione delle studentesse e degli studenti nell’intento, come reclamato dal nuovo titolo del provvedimento, di contribuire a incrementare la “tutela dell'autorevolezza del personale scolastico”.
Il provvedimento in questione, fortemente voluto dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, per entrare in vigore già a partire dal prossimo anno scolastico, deve superare senza modifiche anche l’esame della Camera. La norma era inizialmente limitata alla sola “Revisione della disciplina in materia di valutazione del comportamento delle studentesse e degli studenti”. Prevede il ritorno del voto in condotta nella scuola dell’obbligo a partire dalla secondaria di primo grado che, con un ulteriore passo indietro al 2017, tornerà a comporre la media nella valutazione del rendimento complessivo. Per completare la complessiva impostazione ideologica di una scuola della selezione, la VII Commissione del Senato, il 12 marzo 2024, ha dato parere favorevole a un emendamento della maggioranza che reintroduce nella scuola primaria i giudizi sintetici per la valutazione di alunne e alunni. La FLC CGIL aveva, peraltro, fortemente sostenuto l’intero percorso a sostegno dell’OM 172 e delle relative linee guida dopo aver lanciato una petizione per l’abolizione del voto numerico nella scuola primaria. Ancora una volta, la scuola, i bambini e le bambine, gli insegnanti e i genitori vengono inutilmente catapultati, senza alcuna fase di confronto, in profonde riforme culturali, che interrompono processi già avviati e messi in discussione senza alcuna valutazione.
La FLC CGIL rispetto al disegno di legge 924-bis conferma il proprio giudizio su tutte le ambiguità già evidenziate per la parte della norma relativa alla valutazione della condotta.
Si porta avanti un progetto di scuola autoritaria, caratterizzata da misure inefficaci, puramente formali e vuote di contenuti pedagogici. Evidente il pericolo di un ulteriore processo di burocratizzazione del rapporto educativo tra l’istituzione scolastica e la sua componente studentesca. Si propone come unica soluzione al disagio giovanile un progetto di scuola autoritaria e privo di ogni autorevolezza perché basata sullo spauracchio del voto in condotta. Il voto diventa l’unico strumento di supporto educativo, efficace quanto un pannicello caldo soprattutto nei contesti in cui mancano il supporto familiare e la cultura del rispetto alla convivenza democratica. Il contesto culturale di riferimento di questo disegno di legge riproduce sul piano educativo il modello sociale della competizione ad ogni costo e in ogni ambito. Viene meno, pertanto, ogni ideale solidaristico e di emancipazione sociale e, nell’assenza totale di una motivazione pedagogica, si ripesca il nostalgico “ritorno al buon tempo che fu”. Si intende voltare pagina rispetto alla rivoluzione culturale del sessantotto dimenticando i movimenti di liberazione e di emancipazione che condussero a modelli formativi democratici, non più oppressivi e autoritari. Per tutti questi motivi, la FLC CGIL esprime la propria contrarietà all’approvazione del ddl 924 bis e, seppure, rilevando la caparbietà della maggioranza nella celere approvazione del provvedimento, auspica, così come rappresentato in VII Commissione al Senato, che si possa rivederne l’impianto.
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