
Dirigenti scolastici: è indispensabile una soluzione alle pressanti problematiche della categoria
A due mesi dalla sottoscrizione del CCNL il ministero dà seguito all’applicazione di istituti contrattuali fondamentali. Nessuna soluzione alle problematiche di gestione del PNRR. Nessuna certezza in merito agli impegni del ministro su nuove risorse per il Fondo Nazionale dei dirigenti scolastici


Facendo seguito alle richieste già avanzate nell’incontro con i capi dipartimento Greco e Palumbo il 10 ottobre scorso, con una lettera indirizzata al Capo dell’Ufficio di Gabinetto del Ministro, dott. Giuseppe Recinto, abbiamo sollecitato la convocazione di un incontro urgente per fare il punto sulle problematiche che riguardano la dirigenza scolastica.
Alcune di queste attengono alla regolarità delle retribuzioni dei dirigenti scolastici, altre fanno riferimento all’applicazione di istituti contrattuali definiti nel CCNL firmato il 7 agosto scorso e non ancora prese in carico dall’amministrazione, come i criteri per il lavoro a distanza, la valutazione dello stress lavoro correlato, le nuove disposizioni per la procedura di valutazione dei dirigenti scolastici a partire dall’a.s. 2024/2025.
Altre, infine, rappresentano elementi di forte criticità del lavoro amministrativo delle scuole che ricadono inevitabilmente sul lavoro dei dirigenti scolastici e sulle loro dirette responsabilità.
Basti citare, tra tutte, le problematiche connesse alla realizzazione degli interventi previsti dal PNRR; l’annosa questione dell’imposizione alle scuole da parte dell’INPS dell’utilizzo dell’applicativo Nuova Passweb e, in ultimo, l’attribuzione alle scuole pagamento degli interessi erogati dall’INPS in caso di tardiva corresponsione del trattamento di fine rapporto.
Sottoporremo ai vertici politici del MIM tutte queste problematiche, chiedendo conto delle ulteriori risorse per la dirigenza scolastica, più volte annunciate dal ministro ma sempre meno probabili, dopo le dichiarazioni del ministro Giorgetti sui tagli che saranno imposti ai ministeri.
In assenza di soluzioni concrete, la FLC CGIL è pronta a mobilitare la categoria.
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