
Mobilità scuola 2016/2017: il sottosegretario nega l’evidenza degli errori
I sindacati presentano la fallimentare gestione del sistema nell’operare i trasferimenti di infanzia e primaria. L’on. Faraone minimizza i dati e ribadisce la validità degli esiti della procedura. La nostra reazione comincia con un esposto al Presidente del Consiglio.


In occasione dell’incontro di oggi pomeriggio, 2 agosto, con il sottosegretario on. Faraone sulle questioni del personale ATA, la FLC e gli altri sindacati hanno evidenziato i gravissimi errori prodotti dall’elaborazione del sistema nella mobilità dei docenti, soprattutto di scuola primaria, che configurano come fallimentari gli esiti di questa procedura.
Dati alla mano, abbiamo consegnato una sintesi delle disfunzionalità, ampiamente certificata dalla verifica operata nelle nostre sedi: non si tratta di casi isolati, ma di migliaia di persone coinvolte “in serie” alle quali sono stati negati legittimi interessi e precedenze.
Abbiamo richiesto di ritirare le pubblicazioni e di rivedere tutti i movimenti per operare correttamente anche la programmazione di sistema: ne consegue che tutte le fasi successive dovrebbero attuare una proroga nei tempi, convertendo la “chiamata per competenze” in assegnazione da parte dell’UST per punteggio di mobilità.
La proposta dei sindacati vuole evitare il lungo elenco di contenziosi che già si annuncia qualora non si ponga una efficace correzione ai trasferimenti già notificati, ma anche evitare che le prossime pubblicazioni (scuola secondaria di 1° e 2° grado) ripropongano analoghi risultati.
Non c’è stata assunzione di responsabilità da parte del sottosegretario Faraone, che ha bollato come “errori fisiologici” le nostre segnalazioni, ribadendo la funzionalità dell’elaborazione e degli esiti prodotti. Ha escluso qualsiasi revisione dei movimenti, assicurando interventi mirati per alcune anomalie che, inevitabilmente e a parere suo, un’operazione così complessa ha generato.
La negazione dell’evidenza ha superato qualsiasi logica di buon senso, anche a fronte di numeri, situazioni, argomenti e nomi.
A questo punto, vista la determinazione con cui si sostengono inesistenti ragioni pur di non incrinare l’operato del MIUR, abbiamo deciso, insieme alle altre organizzazioni, di presentare un esposto al Presidente del Consiglio, al Ministro Giannini e ad organismi parlamentari, sollecitando adeguate risposte nel rispetto di decine di migliaia di interessati.
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