
Educazione motoria nella scuola primaria: il Ministero conferma l’obbligo di integrare l’orario di insegnamento con le ore di programmazione
Nell’incontro del 5 ottobre la FLC CGIL ha evidenziato gravi e irrisolte difficoltà connesse al nuovo insegnamento. In relazione ai chiarimenti forniti dal Ministero, le OO.SS. chiedono una nuova nota operativa con precise indicazioni per Uffici periferici e Scuole.


Si è tenuto il giorno 5 ottobre 2022 in videoconferenza, convocato dalla Direzione Generale del personale del Ministero dell’Istruzione, l’incontro tecnico tra l’Amministrazione e le Organizzazioni Sindacali, sulle “problematiche relative agli incarichi di educazione motoria nella scuola primaria”
La discussione ha confermato i tanti elementi di criticità di carattere pedagogico-didattico, organizzativo, contrattuale, connesse all’introduzione del nuovo insegnamento, già rilevate dalla FLC CGIL al momento dell’approvazione della legge di bilancio e puntualmente ribadite nelle sedi di informativa e confronto con il Ministero dell’Istruzione nonchè oggetto di un importante approfondimento seminariale.
SCHEDE DI LETTURA LEGGE DI BILANCIO 2022 (SETTORI DELLA CONOSCENZA)
Al Ministero va attribuita la responsabilità di non avere affrontato per tempo le difficoltà che si erano preannunciate.
Si verificano infatti situazioni molto differenziate sui territori che, lamentando una insufficiente assegnazione di organico, vedono in alcuni casi l’assegnazione delle sole ore di attività didattica, escludendo la programmazione settimanale, in altri la contrazione delle ore disciplinari o la loro riconduzione all’interno del modello orario ordinario anche nelle classi a “tempo” normale per le quali la norma dispone che siano “aggiuntive” o ancora il mancato riconoscimento della compresenza con l’insegnante di classe dove previsto, ovvero nelle classi a tempo pieno.
Abbiamo sottolineato che la riduzione dell’unità oraria applicata in alcuni contesti per ricavare il tempo per la programmazione, oltre a rappresentare un ossimoro pedagogico rispetto al modello organizzativo della scuola primaria, richiede in ogni caso la “restituzione” agli alunni del tempo sottratto, senza incidere sulla prestazione del servizio da parte dei docenti.
La non attribuzione del docente di educazione motoria alle pluriclassi penalizza in particolare gli alunni ai quali il territorio, per il fatto stesso di essere area periferica in molti casi povera di risorse, offre ridotte opportunità di svolgere attività sportiva extrascolastica.
Dal punto di vista del reclutamento del personale, le difficoltà di assegnazione dei tanti spezzoni creatisi sono aggravate dalla mancanza di chiarezza sulla valutazione del servizio svolto su tale insegnamento.
L’Amministrazione ha confermato le indicazioni contenute nella nota del Capo Dipartimento dello scorso 9 settembre, in particolare che l’assegnazione dei posti di educazione motoria da parte del Ministero, nella misura di due ore per ogni classe quinta, risponde ai parametri previsti per i posti comuni della scuola primaria, per la quale l’organico è definito sulla base di 22 ore e le disponibilità calcolate su base 24, comprensive cioè di programmazione settimanale. Ne consegue che i contratti stipulati devono essere inderogabilmente integrati con le ore di programmazione adottando i medesimi criteri utilizzati per gli altri docenti di scuola primaria. In caso contrario, evidenti condizioni di irregolarità porterebbero a un inevitabile contenzioso.
Rispetto al reclutamento del personale incaricato, il Ministero considera impercorribile la strada dell’accorpamento tra spezzoni di ordini di scuola diversi e ritiene che il servizio non possa che essere valutato come aspecifico per le classi di concorso della secondaria.
SCHEDE TEMATICHE DI AVVIO ANNO SCOLASTICO 2022/2023
Alla luce della situazione creatasi, le OO.SS. hanno chiesto al Ministero nuove indicazioni operative destinate agli uffici periferici e alle scuole rispetto a quanto emerso nel corso della riunione, soprattutto su come procedere alla rettifica dei contratti che non prevedono le ore di programmazione, essendo questioni che, sebbene già chiarite secondo l’Amministrazione in diverse sedi, sono state recepite in modo disomogeneo nelle diverse realtà.
Trattandosi del primo anno di una sperimentazione che sarà estesa, dal 2023/2024, alle classi quarte, è opportuno e necessario, a parere delle FLC CGIL, un monitoraggio, territorio per territorio, sulle operazioni di assegnazione dei “nuovi” docenti da parte degli Uffici periferici del Ministero e sul loro utilizzo nelle scuole, sul rispetto della norma contrattuale e sulle ricadute del “nuovo” insegnamento, anche attraverso il coinvolgimento diretto dei docenti delle classi e delle scuole interessate.
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