
Edilizia scolastica e sicurezza nelle scuole
Tutto a posto, niente in ordine.


In questo scorcio di inizio di anno scolastico la Moratti ha fornito ai mass media una serie di dati tutti tesi a dimostrare che se oggi la scuola italiana è in “regola” lo si deve alla sua ostinata e indefessa azione politica. Per il Ministro oggi la scuola italiana vive il massimo splendore!
Peccato che le cose non stiano proprio così! Nei commenti ripresi dagli organi di stampa, la FLC Cgil e tutte le altre organizzazioni sindacali, le associazioni e il mondo della scuola hanno clamorosamente smentito il Ministro con dati e valutazioni diverse. Il quadro che ne esce è di segno diametralmente opposto.
I provvedimenti “riformatori” sulla scuola sono di fatto al palo a causa dell’amplissimo dissenso registrato. Quindi un fallimento su tutta la linea; le risorse per il funzionamento delle scuole statali sono diminuite dal 2001 al 2005 del 43%; le risorse per sostenere l’offerta formativa delle scuole statali sono diminuite di quasi il 25% nello stesso periodo; le scuole statali sono state ridotte talmente allo stremo che non hanno le risorse per pagare la tassa sui rifiuti; le risorse per la scuola privata, nel contempo, sono state incrementate in modo significativo; la dispersione scolastica, con la riduzione di un anno dell’obbligo scolastico voluta dal Ministro, è aumentata.
Peccato che nel descrivere lo stato di salute della scuola italiana il Ministro si sia “dimenticato” di riferire ai cittadini sulle condizioni di igiene e di sicurezza in cui versano gran parte degli edifici scolastici. Evidentemente si tratta di una “dimenticanza” voluta per non incorrere in un clamoroso autogol! E’ sotto gli occhi di tutti, infatti, lo stato di “di degrado” e di “insicurezza” in cui versa gran parte del nostro patrimonio edilizio; come pure sono sotto gli occhi di tutti i ritardi nelle scuole nell’applicazione delle norme previste dal D.Lgs. 626/94 dovuti per lo più alla estrema insufficienza delle risorse finanziare stanziate.
Eppure i luttuosi fatti del Molise avevano riproposto, in tutta la loro drammaticità, all’attenzione dell’opinione pubblica l’emergenza edilizia scolastica. A quel tragico evento sono succeduti altri episodi preoccupanti dove solo per puro caso è stata evitata la tragedia.
Da allora è stato fatto ben poco per mettere a norma gli edifici scolasti. Le risorse stanziate destinate all’edilizia scolastica e all’applicazione del D.Lgs 626 nella scuola sono risultate essere largamente inadeguate, tant’è che lo stesso Governo si è visto costretto a rinviare, con un ulteriore intervento legislativo di proroga, al 31 dicembre 2005 la scadenza per la messa a norma degli edifici scolastici. Se a questo si aggiungono i tagli agli EE.LL. operati dalle ultime finanziare, che parrebbero confermati anche nella prossima, la situazione di emergenza edilizia scolastica continuerà a caratterizzare il nostro sistema scolastico.
Ma tutto questo sembra non sfiorare né la politica di questo Governo né di questo Ministro, preoccupati più a fare campagna elettorale che a dare risposte ai reali bisogni dei cittadini.
Evidentemente per questo Governo e per questo Ministro la sicurezza nella scuola non è un’emergenza. Evidentemente gli alunni e i lavoratori che frequentano scuole non a norma sono considerati “figli di un dio minore”. A loro viene negato il diritto a lavorare e studiare in sicurezza!
Una recente indagine, condotta dal MIUR, segnala che un numero impressionante di edifici scolastici non è a norma per via delle carenze delle strutture e dei laboratori, per deficit degli impianti igienico-sanitari ed elettrici, per la presenza di agenti fisici biologici e chimici interni ed esterni alla scuola. Se a ciò si aggiungono i rischi imputabili alla particolarità geologica del nostro territorio (rischio idrogeologico, sismico, vulcanico) e alla ubicazione territoriale delle nostre scuole (vicinanza aree industriali, antenne emittenti radio televisive, elettrodotti, aeroporti, autostrade, polveriere, discariche ecc.), l’esposizione al pericolo cresce in maniera smisurata. Anche sul versante degli infortuni non c’è da stare tranquilli! Secondo INAIL si registrano nelle scuole oltre 89 mila infortuni all’anno - il dato è in crescita rispetto al passato – dovuti all’ambiente di lavoro, all’uso di materiali, sostanze, attrezzature, macchine e all’affollamento.
Il Ministro Moratti, quindi, conosce benissimo le condizioni in cui versano gli edifici adibiti ad uso scolastico. Il Ministro sa benissimo che, se non vengono stanziate risorse adeguate destinate a “bonificare” gli edifici scolastici, gli enti locali non saranno in grado di far fronte alla scadenza del 31 dicembre 2005 della loro messa a norma.
Da questo quadro ci pare quantomeno “fantasioso” sostenere che la scuola italiana è “in regola”!
Roma, 22 settembre 2005
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