
Educazione degli adulti – riunione nazionale
Martedì 5 Novembre si è tenuta una riunione congiunta FFR e CGIL scuola sui temi dell’educazione degli adulti


Martedì 5 Novembre si è tenuta una riunione congiunta FFR e CGIL scuola sui temi dell’educazione degli adulti con all’ordine del giorno i seguenti punti: situazione del settore, rinnovo del contratto di lavoro e azione del sindacato a livello nazionale e territoriale. Erano presenti le seguenti regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino; Liguria, Toscana, Emilia, Marche, Umbria, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata.
Punti della relazione introduttiva:
il giudizio negativo dalla CGIL sul futuro assetto del settore Eda come illustrato nell’incontro del giorno precedente al ministero, in quanto: si procede allo smantellamento del sistema integrato EDA, in coerenza con la politica dell’istituzione del sistema duale a tutti i livelli (politica per altro in contrasto con l’idea d’educazione e formazione permanente); si fa tornare l’EDA ad un ruolo residuale, tutto interno al sistema d’istruzione; si allarga, in assenza di una cabina di regia nazionale, il divario tra realtà già inserite in una logica d’integrazione e le altre e si rischia l’atomizzazione del sistema. La mancata istituzione del Comitato nazionale, l’assenza di collaborazione tra ministero dell’istruzione e del lavoro e di una concertazione con le organizzazioni sindacali impediscono, infatti, la definizione di standard e criteri certificazioni condivisi sul territorio nazionale e riconosciuti dai diversi soggetti (scuola, formazione e mondo del lavoro)
la necessità di potenziare l’iniziativa a livello territoriale, anche per il ruolo affidato a Regioni ed enti locali in merito all’EDA, per rafforzare dal basso il sistema integrato attraverso accordi specifici
l’ipotesi di procedere alla costruzione di regole condivise su certificazione e standard, partendo dal territorio e quindi da un confronto con Anci, Upi e Regioni cui possono poi accodarsi i ministeri
la necessità di rafforzare nel contratto gli elementi di specificità del settore a salvaguardia del sistema integrato EDA
la necessità di riaprire un dibattito con la categoria sui futuri assetti del settore in vista della nuova direttiva, il cui punto di partenza è dato dalle posizioni unitarie già assunte precedentemente (piattaforma CGIL CISL e UIL sull’Eda e lettera unitaria all’on. Siliquini).
Per quanto riguarda la situazione nei territori, gli interventi hanno evidenziato una disomogeneità delle situazioni da attribuire alla diversa attenzione che gli assessori regionali e gli enti locali dedicano al settore, ma si è convenuto sulla necessità di rafforzare a livello territoriale un’idea di sistema integrato, sempre più in difficoltà a livello nazionale.
Tra gli strumenti individuati e le iniziative in atto:
definizione di bandi che favoriscano le azioni di sistema e rivisitazione degli ambiti territoriali in modo da coinvolgere le scuole secondarie superiori
inserimento dell’EDA e del sistema integrato all’interno della vertenza confederale sui diritti
costruzione di piattaforme unitarie regionali, affidando alla contrattazione integrativa i criteri di utilizzo di quote aggiuntive di risorse in termini di orario e professionalità
potenziamento delle reti del CTP per aumentarne la forza di soggetto interlocutore rispetto all’esterno, e per rispondere a nuove richieste quali l’accreditamento dei CTP, il riconoscimento delle competenze linguistiche; integrazione tra le risorse nazionali e regionali anche a livello di organici
Per quanto riguarda il livello nazionale sono stai indicati tre temi d’intervento:
costruzione di un accordo con gli enti locali e le regioni sulla questione delle certificazione e degli standard
iniziativa nazionale sull’EDA in cui sia definita la nostra proposta politica sul settore e l’apprendimento per tutta la vita, all’interno di un sistema integrato
definizione nel contratto del profilo professionale del personale EDA (docente e non docente) e garanzia di una presenza del coordinatore EDA (che non può essere il dirigente scolastico) all’interno dello staff di presidenza
presenza di un organico stabile e corrispondente all’attuale normativa
Un ultimo tema ha riguardato la questione della presenza sempre più numerosa nei CTP di alunni tra i 15 e i 18 anni (soprattutto stranieri) che non hanno assolto l’obbligo scolastico e formativo , per i quali è indispensabile individuare raccordi con altri soggetti (scuola secondaria, formazione professionale…) e avviare sperimentazioni che siano alternative a quelle della Moratti.
Nell’immediato sono assunti due impegni:
richiesta d’incontro con l’Anci sul tema certificazione e standard, a partire da un documento unitario
definizione della piattaforma unitaria del settore eda per il rinnovo contrattuale (Ga. Gio)
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