
Il CSPI si esprime sulle modifiche allo Statuto degli Studenti e alla disciplina della valutazione del comportamento nel secondo grado
Il parere è stato approvato a maggioranza. Si tratta di due provvedimenti che impatteranno pesantemente sulla relazione educativa. La delegazione della FLC CGIL, fortemente critica, stigmatizza la visione sanzionatoria e punitiva


Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI), nell’adunanza plenaria del 31 gennaio 2025, si è espresso su due importanti provvedimenti:
- parere su Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante «Modifiche e integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, recante lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria».
- parere su Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante «Modifiche e integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 122, recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169».
Entrambi i decreti intervengono principalmente sulle modalità di valutazione, in particolare del comportamento, delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria di secondo grado.
In pratica, definiscono nel dettaglio misure riparatorie e/o sanzionatorie da adottare in caso di “grave” violazione delle regole di comportamento nonché in presenza di atti violenti o di aggressione nei confronti del personale scolastico.
Tali provvedimenti possono prevedere l’allontanamento dalle lezioni per una durata temporale variabile a seconda della gravità dei comportamenti e comportano lo svolgimento di attività di approfondimento o cittadinanza attiva e solidale, in raccordo con strutture, Associazioni e Enti del Terzo Settore.
Quanto all’ attribuzione del voto di comportamento, se inferiore a sei decimi, nella valutazione periodica, comporta il coinvolgimento dello studente in attività finalizzate all’approfondimento delle tematiche di cittadinanza attiva e solidale; in sede di scrutinio finale comporta la non ammissione alla classe successiva o all’esame di stato.
Qualora sia pari a sei decimi, il Consiglio di Classe sospende il giudizio di ammissione alla classe successiva, anche in presenza di valutazioni positive in tutte le discipline, assegnando la predisposizione di un elaborato critico su tematiche inerenti alla cittadinanza attiva e solidale. La mancata presentazione dell’elaborato entro la data prevista, e comunque prima dell’inizio dell’anno scolastico successivo, ovvero l’esito non positivo dell’elaborato stesso, determina la non ammissione alla classe successiva.
Entrambi i pareri sono stati approvati a maggioranza, al termine di un serrato dibattito.
La delegazione della FLC CGIL ha espresso la propria contrarietà all’impianto generale dei due provvedimenti, che risultano privi di una visione inclusiva e formativa. Il ricorso a strumenti sanzionatori e punitivi potrebbe addirittura risultare dannoso, oltre che inefficace, aggravando le condizioni di disagio e di esclusione che frequentemente sono all’origine di comportamenti inadeguati nei confronti della scuola, dei docenti, dei compagni.
Da stigmatizzare, infine, che si stia procedendo a una sostanziale modifica dello statuto delle studentesse e degli studenti senza alcun preliminare confronto con le parti direttamente in causa, ovvero con le associazioni studentesche.
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