
Il no alla Legge n. 53 dal Liceo Scientifico Statale "A. Pacinotti" di Cagliari
I DOCENTI del Liceo Scientifico Statale "A. Pacinotti" di Cagliari, indignati per l'indifferenza del Governo nei confronti della Scuola, RIFIUTANO


I DOCENTI del Liceo Scientifico Statale "A. Pacinotti" di Cagliari, indignati per l'indifferenza del Governo nei confronti della Scuola,
RIFIUTANO
La logica che sottende alle decisioni assunte che rendono sempre più esplicito il PROGRESSIVO DETERIORAMENTO DELLA SCUOLA PUBBLICA, conseguente ai provvedimenti previsti dalla FINANZIARIA e dalla " RIFORMA MORATTI".
SI RIVOLGONO ALLE FAMIGLIE
Perché i danni che verranno prodotti dalla disarticolazione dell'orario riguarderanno in primo luogo gli studenti.
Infatti dal prossimo anno scolastico entrerà in vigore il decreto che prevede uno sconvolgimento nell'organizzazione delle cattedre con modalità e scelte basate esclusivamente sul criterio del risparmio e che non tengono conto di componenti fondamentali per rinnalzamento della qualità dell'istruzione, quali:
1) la continuità didattica, ovvero la garanzia per gli studenti di avere gli stessi docenti nel corso dei cicli scolastici, con forte disorientamento degli alunni che dovranno confrontarsi con docenti e metodi di lavoro ogni anno differenti;
2) la funzione fondamentale dei Consigli di Classe di realizzare una
programmazione didattica ed educativa pluriennale pensata su misura per
le singole classi;
3) la possibilità da parte dei docenti di verificare e correggere in itinere il risultato formativo del proprio operato nel corso degli anni.
Con la destrutturazione delle cattedre, la scuola sarà privata delle ore a disposizione per la sostituzione dei colleghi assenti che contribuivano al regolare svolgimento delle attività didattiche e garantivano la vigilanza e la sicurezza degli alunni. In questo nuovo scenario le classi resteranno scoperte e la vigilanza sarà demandata esclusivamente al personale ausiliario.
Il decreto, inoltre, determinerà numerosi tagli nell'organico mettendo a rischio il posto di lavoro di molti docenti e pregiudicando la possibilità di assunzione di quanti, sia pure in modo precario, hanno in questi ultimi anni lavorato nella nostra scuola.
Convinti che scuola e famiglia debbano collaborare in modo fattivo per il raggiungimento dello stesso obiettivo, i docenti
CHIEDONO
La solidarietà dei genitori e il loro appoggio in una protesta che mira a garantire il diritto allo studio e la qualità dell'istruzione e si oppone ad un progetto di riforma scolastica che ridurrà progressivamente il livello d'istruzione degli studenti.
Pertanto
RITENGONO
Improcrastinabile un impegno di tutte le forze sociali e democratiche per difendere la qualità dell'istruzione.
Si impegnano a concordare con le famiglie e gli studenti forme di lotta che coinvolgano le istituzioni e le vedano impegnate nel respingere la Controriforma della scuola che riporterebbe il nostro paese indietro di diversi decenni.
DECIDONO
Di rendersi indisponibili ad accettare un orario di servizio superiore alle 18 ore e a svolgere ore di supplenza a pagamento.
Di rifiutare ogni forma di collaborazione al di fuori dell'orario e della specifica funzione docente.
Di esprimere, alla luce del riordino delle cattedre, forti perplessità sull'adozione di molti libri di testo, la cui scelta era legata a requisiti che adesso non possono più essere soddisfatti.
Che comunque, nel riordino delle cattedre, si segua, come criterio imprescindibile, la graduatoria d'Istituto partendo dal primo.
Di impegnare il Consiglio d'Istituto e la Dirigenza a dare corso all'attuazione delle ripetute delibere che istituivano l'organizzazione di corsi alternativi per gli studenti che non si avvalgono dell'insegnamento della Religione Cattolica.
Cagliari li 29/05/2003
Documento approvato dai lavoratori docenti e non docenti del Pacinotti riuniti in assemblea sindacale indetta dalle RSU.
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