
La finanziaria e gli ATA, le richieste della CGIL scuola al Governo
Il governo sta intervenendo pesantemente sulle condizioni di lavoro di tutto il personale della scuola ma anche sulla funzionalità dei servizi scolastici.


Mancano nella finanziaria le risorse per il rinnovo del prossimo contratto della scuola. Quelle previste non coprono il recupero dei tassi d'inflazione. Anche per il personale ATA si pone la necessità come per gl'insegnanti, di adeguare le retribuzioni stipendiali ai carichi di lavoro e alle nuove responsabilità derivate dall'autonomia scolastica. Occorre definire un reinquadramento economico per tutte le figure professionali.
Nell'incontro svoltosi il 16 ottobre 2001 tra il MIUR e i Sindacati sui contenuti della finanziaria 2002 la CGIL scuola ha richiesto; oltre il cambiamento delle parti che riguardano e l'attività didattica e il lavoro degli insegnanti, anche la modifica:
* dell'art. 20, dello stesso provvedimento, che prevede la possibilità di appaltare i servizi a enti privati da parte delle Pubbliche Amministrazioni;
* degli interventi di razionalizzazione effettuati con il decreto degli organici 2001/2002 che ha tagliato 18.000 posti ATA.
Oltre al tagli di posti del personale docente e di quello ATA già effettuati si sta preparando la privatizzazione dei servizi.
L'art. 20 infatti prevede che le Pubbliche Amministrazioni, tra le quali la scuola, possano:
a) acquistare sul mercato (da privati) servizi originariamente prodotti dalle stesse effettuando economie risparmi di spesa;
b) costituire sempre conseguendo risparmi ed economie soggetti di diritto privato ai quali affidare lo svolgimento dei servizi precedentemente svolti di propria competenza;
c) attribuire a soggetti di diritto privato, già esistenti, tramite procedure di assegnazione, lo svolgimento dei servizi di propria competenza.
Se questo articolo non sarà modificato si creano le condizioni esplicite per la privatizzazione sicuramente delle prestazioni ausiliarie e in prospettiva di quelle svolte dai servizi amministrativi e tecnici. E' possibile, inoltre prevedere anche l'utilizzo riferito ad una parte delle attività didattiche.
La soluzione appalti non qualifica il funzionamento della scuola pubblica ne produce risparmi effettivi. Quelle situazioni dove il sistema dei servizi è già a gestione integrata lo hanno dimostrato. Si sono create soltanto condizioni di lavoro meno garantite per i dipendenti e più complessità di governo nella gestione del personale. Un sistema di funzionamento che è antitetico al modello di autonomia scolastica che abbiamo definito. Il personale ATA statale con il suo lavoro svolge un ruolo importante per il raggiungimento di quei requisiti di qualità che tutti vogliamo nel funzionamento e nell'efficacia della scuola. Gli obietti previsti dai POF delle scuole possono essere realizzati soltanto con un'integrazione del lavoro ATA con il progetto e l'attività didattica attuata dai docenti. Con il contenuto di questa finanziaria si definisce sempre di più il disegno di smantellamento della scuola pubblica del Governo che passa anche nell'indebolimento della funzionalità dei servizi amministrativi, tecnici e ausiliari e nell'attacco alle condizioni di lavoro di tutto il personale. Come è noto CGIL CISL e UIL scuola hanno già avviato la procedura di conciliazione che preannuncia l'indizione dello sciopero generale di tutti i lavoratori della scuola docenti e ATA per ottenere la modifica dei provvedimenti contenuti nella finanziaria.
Roma, 18 ottobre 2001
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