
Le prove Invalsi, adesso e dopo
…E adesso qualcuno scopre che le prove Invalsi sono il segreto di Pulcinella!


…E adesso qualcuno scopre che le prove Invalsi sono il segreto di Pulcinella!
Criticate perché commisurate sulle Indicazioni nazionali tuttora provvisorie, guardate con sospetto perché probabili livellatrici dell’azione educativa ridotta a una “didattica delle prove” centralisticamente decisa, incomprensibili nelle finalità e nel possibile utilizzo, ora le prove Invalsi sono alla portata di tutti. Nel senso che sono note a tutti- docenti, genitori, alunni - non solo in quelle regioni in cui sono state già somministrate ma anche in quelle in cui la data stabilita non è ancora giunta. Ciascuno può prenderne visione, basta che sappia navigare in internet. Da diversi giorni qualcuno si è preso la briga di descrivere minuziosamente le procedure per poterle scaricare e un sito accessibile a chiunque le avrebbe addirittura messe a disposizione. Qualche docente si arrabbia, qualcuno si indigna perché la par condicio non è rispettata.
Bisogna infatti ricordare che, se queste sono prove sincroniche, la loro sincronia ha l’ampiezza di un mese: in Basilicata e Marche, ad esempio, la somministrazione agli alunni della scuola di base è stata fissata per i primi giorni di aprile, in Emilia Romagna e Calabria alla metà del mese, in Puglia e Veneto negli ultimi giorni dello stesso mese.
Ma il problema reale, al di là delle a-sincronie e delle pre-conoscenze, è che il percorso predisposto dall’Invalsi resta estraneo alle scuole e da loro non capito e non condiviso. Come era inevitabile, viste le modalità che si sono scelte e le forzature fatte. Scelte diverse da parte dell’Amministrazione Scolastica, condivise e trasparenti, avrebbero evitato la confusione di questi giorni.
Avere reali elementi di conoscenza per capire lo stato di salute del sistema scolastico, dotare le scuole di strumenti per finalizzare al meglio l’azione formativa sono aspetti così fondanti che meritano di essere affrontati con serietà, competenza e pacatezza.
Per quanto ci riguarda ripartiremo dall’analisi approfondita di quel che è successo per rilanciare una discussione seria sulle tematiche della valutazione, capace di proporre idee utili per il futuro.
Roma, 15 aprile 2005
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