
Osservatorio nazionale paritetico per la sicurezza: seduta del 7 luglio 2004
Seduta su: finanziamenti per il 2004 per la sicurezza nelle scuole, monitoraggio sulla formazione ed edilizia scolastica


1. Ripartiti i finanziamenti per il 2004 per la sicurezza nelle scuole.
Per il 2004 è stata confermata dalla finanziaria,sul capitolo 7231 del bilancio del Miur, la somma di 20.658.276 finalizzata a favorire il miglioramento per l’attuazione della sicurezza nelle scuole. Si tratta di somme messe a disposizione dei capi di istituto fin dall’anno finanziario 2001 per far fronte alle necessità relative all’applicazione nelle scuole del D.lgs 626/94 con particolare riguardo alla formazione delle varie figure del sistema prevenzionale all’interno della scuola e alle altre iniziative relative alla sicurezza secondo quanto previsto dalla cm 119 del 29 aprile 1999 e dalla cm 8 maggio 2001.
Nella riunione del 7 luglio u.s. dell’Osservatorio nazionale per la sicurezzaè stato convenuto, confermando quanto già indicato nel 2003, che dette somme vengano impegnate per il 50% per completare l’attività di formazione e per il restante 50% per soddisfare i bisogni in merito alle altre iniziative sulla sicurezza nelle scuole, tenendo presente anche delle novità introdotte dal D.Lgs 195 del 23 giugno 2003, così come era stato sottolineato nella precedente riunione dell’Osservatorio.
Le somme vengono ripartite, utilizzando i criteri precedentemente concordati, tra le Direzioni Regionali. Queste , ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dal CCNL nel capo II “Relazioni sindacali” e nel capo VII “tutela della salute nell’ambiente di lavoro” dovranno concordare con le OO.SS. i criteri di assegnazione delle risorse alle scuole, le modalità e gli interventi formativi e quant’altro previsto dall’art. 72 del citato CCNL.
Come si ricorderà, infatti, le linee di indirizzo e i criteri per la tutela della salute nell’ambiente di lavoro sono oggetto di contrattazione a livello regionale (ex art. 4 del CCNL) e a livello di istituzione scolastica (ex art 6 del CCNL). Nei prossimi giorni verrà emanata la relativa circolare .
2. Monitoraggio sulla formazione
Sempre nella seduta in questione è stato concordato che, in autunno, partirà, una volta individuata la società di consulenza, un monitoraggio sullo stato dell’attività di formazione realizzata dalle scuole coinvolgendo 10788 istituzioni scolastiche distribuite nei 41.219 edifici esistenti sul territorio nazionale. In particolare il monitoraggio dovrà fare il punto sull’attività di formazione svolta in questi anni e relativa alle figure di sistema: responsabile del servizio di prevenzione (Rsp) anche nella circostanza in cui tale figura coincide con quella del Dirigente scolastico, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (Rls), gli addetti al pronto soccorso, emergenza e antincendio, tutti i lavoratori e i soggetti ad essi equiparati ossia gli studenti laddove ricorrano le condizioni indicate dalla legge. Il monitoraggio rispetto a quello effettuato nel 2001 è più circoscritto.
3. Edilizia scolastica
Abbiamo più volte ricordato che gli interventi in materia sono decisamente insufficienti per la messa a norma dei 41.219 edifici e che sarebbe necessario nel DPEF e nella finanziaria prevedere lo stanziamento di risorse adeguate anche in considerazione dei tagli agli Enti locali previsti nella manovra correttiva, oltre, ovviamente, a prevedere nella finanziaria i finanziamenti per il 2005. Incombe, come si ricorderà, sulla questione la scadenza del 31 dicembre 2004 per la messa a norma da parte di comuni e province, proprietari degli immobili di cui all’art. 15 della legge 265/99. Abbiamo ribadito come OO.SS. confederali che ulteriori proroghe sarebbero inaccettabili sotto ogni profilo. A tal proposito ricordiamo la vertenza confederale in materia aperta in occasione del convegno di Larino. Appare preoccupante la questione delle risorse anche alla luce dell’assenza, nonostante le promesse del Presidente del Consiglio dopo le drammatiche vicende del terremoto del Molise, di stanziamenti di somme per far fronte alle emergenze dovute a calamità naturali. Dei fondi, di cui all’art. 80 della legge 289/2002, le scuole interessate non hanno visto un euro perché quei fondi hanno preso un’altra via. Evidentemente per questo Governo le priorità sono altre e non la messa a norma degli edifici colpiti dal terremoto.
Unico dato positivo è dato dal fatto che finalmente e anche a seguito delle richieste presenti nella piattaforma confederale si sono messe in moto le procedure per l’anagrafe sull’edilizia scolastica in Italia di cui all’art. 7 della legge 23/96 ovvero della legge Masini. Non è mai troppo tardi!
L’Osservatorio paritetico nazionale per la sicurezza viene riconvocato per il 15 ottobre del 2004 per una verifica globale delle iniziative messe in campo. Verificheremo in quella circostanza l’azione dell’Amministrazione.
Roma, 12 luglio 2004
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