
Presentata la piattaforma Confederale del contratto dei Dirigenti Scolastici 2002-2005
E' stata presentata, con formale lettera inviata il 2 settembre, la piattaforma contrattuale 2002-2005 dei Dirigenti Scolastici Cgil, Cisl, Uil Scuola.


E' stata presentata, con formale lettera inviata il 2 settembre, la piattaforma contrattuale 2002-2005 dei Dirigenti Scolastici Cgil, Cisl, Uil Scuola. Di seguito pubblichiamo una nota unitaria, la lettera di trasmissione all'Aran, al Ministero della Funzione Pubblica e al Miur e il testo della piattaforma.
Roma, 4 settembre 2002
Nota unitaria Cgil, Cisl, Uil
Un Contratto per la Dirigenza della Scuola dell'Autonomia
In data 2-09-2002 CGIL, CISL e UIL Scuola hanno indirizzato al Ministro della Funzione Pubblica on. Franco Frattini , a quello del MIUR dott.ssa Letizia Moratti e al Presidente dell'ARAN avv. Guido Fantoni la loro proposta di piattaforma contrattuale per il quadriennio 2002-2005, dopo che in data 6 maggio 2002 avevano unitariamente inviato la disdetta del contratto scaduto con il 31/12/2001.
Tale proposta è in piena sintonia con l'impostazione della piattaforma CGIL,CISL e UIL Scuola per il comparto scuola, pur nella necessaria specificità dell'Area V della Dirigenza Scolastica.
Si ribadisce anche qui la richiesta di un'immediata apertura del negoziato, rivendicando adeguate risorse contrattuali, oltre a quelle previste per l'inflazione programmata a seguito dell'accordo Governo-Sindacati del 4 febbraio u.s., perché si possa realizzare, nel riconoscimento del ruolo dei dirigenti scolastici, l'equiparazione retributiva alle altre dirigenze pubbliche.
Testo lettera unitaria Cgil, Cisl, Uil all'Aran
Roma 2 settembre 2002
Oggetto: Presentazione della piattaforma rivendicativa e avvio del negoziato contrattuale per la V Area della Dirigenza Scolastica
Dando seguito alla nostra lettera, datata 6 maggio 2002, con la quale comunicavamo la disdetta del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Area V della Dirigenza Scolastica;
ribadendo la necessità di un urgente avvio delle procedure previste dal D.Lvo 165/2001 e dell'accordo del 27/03/93 per il rinnovo del Contratto riferito al quadriennio 2002-2005, accordo che è stato confermato nell'Intesa tra Governo e Organizzazioni Sindacali del 4/02/2002;
i Sindacati Scuola CGIL-CISL-UIL presentano la loro piattaforma contrattuale, qui in allegato, che, come annunciato nella richiamata lettera del 6.05.2002, centra la sua rivendicazione su due obiettivi essenziali:
-
la valorizzazione della specifica professionalità della Dirigenza Scolastica;
-
l'equiparazione retributiva alle altre dirigenze pubbliche, con una adeguata previsione di spesa nella prossima finanziaria , con garanzia di tutela delle retribuzioni rispetto all'inflazione reale.
Le condizioni generali della scuola dell'autonomia, anche in considerazione di annunciate riforme, l'affidamento su tutto il territorio nazionale del primo incarico formale e sostanziale ai dirigenti scolastici esigono un'apertura rapida del confronto contrattuale ed un'altrettanta rapida chiusura.
Distinti saluti
_____________________________________
Testo piattaforma unitaria
CGIL SCUOLA
CISL SCUOLA
UIL SCUOLA
AREA CONTRATTUALE V DELLA DIRIGENZA SCOLASTICA
PER LA SCUOLA DELL'AUTONOMIA
CONTRATTO 2002-2005
PIATTAFORMA CONTRATTUALE
PIATTAFORMA CONTRATTUALE AREA V DIRIGENZA SCOLASTICA
PREMESSA
Cgil Cisl Uil Scuola hanno provveduto a dare formale disdetta del Contratto scaduto con lettera del 6 maggio 2002.
Ora si impone una sollecita apertura della trattativa per il quadriennio 2002-2005, né è giustificabile una sua dilazione prendendo a pretesto il ritardo con cui è stato stipulato, l’1 marzo 2002, il primo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dell’Area V Dirigenziale Scolastica, a vigenza già scaduta 1-9-2000/31-12-2001.
La professionalità del Dirigente Scolastico si deve espletare in un contesto in cui i valori della responsabilità e della cooperazione stanno alla base dello sviluppo di un modello di scuola, quello dell’autonomia, ormai elevato a rango costituzionale, che ha in sé le potenzialità per perseguire l’elevamento della qualità degli apprendimenti e per assicurare a tutti il successo formativo.
Tali obiettivi si connettono, peraltro, all’esercizio effettivo del diritto costituzionale all’istruzione, tanto più raggiungibile quanto più sarà sviluppata e potenziata l’autonomia delle unità scolastiche, contro ogni tentazione neocentralista con i suoi inevitabili corollari di inefficienza e di arretratezza.
Perciò urge la ripresa immediata della trattativa per dare sicurezza, sul piano normativo e retributivo, alla Dirigenza Scolastica, anche nella considerazione dell'incertezza circa gli esiti del processo riformatore e circa l’ammontare delle risorse per la scuola pubblica, e dell'incombente rischio di un’involuzione dell'autonomia scolastica sul piano organizzativo e amministrativo.
Occorre, pertanto, perseguire il principio della flessibilità gestionale, della progettualità collegialmente definita, dell’attività pensata su modelli di professionalità differenziata e articolata in figure diversificate nell’ambito del personale della scuola per scongiurare possibili rischi di derive aziendalistiche, inefficaci e fuori tempo nel e per il contesto scolastico.
A tale scopo, ma anche per lavorare sinergicamente per gli aspetti di intersezione, è necessario prevedere una sede di armonizzazione fra il Contratto della V Area della Dirigenza Scolastica e quello del Comparto Scuola.
In questo quadro, anche al fine di incrementare il livello di funzionalità delle scuole e di rispondere alla complessità crescente della gestione delle istituzioni scolastiche, in sinergia con il tavolo contrattuale del Comparto scuola, si rende necessario, individuando allo scopo risorse aggiuntive, assicurare al Dirigente Scolastico le concrete modalità di esercizio della facoltà di avvalersi sul piano organizzativo e amministrativo del personale docente e ata.
Il Dirigente Scolastico, figura leader e autorevole della scuola dell’autonomia, può esercitare la propria funzione di coordinamento e direzione di altre figure autonome, quali quelle Docenti e del Direttore dei Servizi, in un contesto dove le professionalità convergono verso obiettivi collettivamente definiti, anche con riferimento allo specifico contesto territoriale.
Pertanto la valorizzazione del personale Dirigente Scolastico deve far parte del più generale piano di investimenti per la scuola, finora peraltro solo annunciati e che gli strumenti di previsione economica, in modo particolare la Legge Finanziaria, dovranno concretamente definire. Tale piano deve poter soddisfare la rivendicazione sindacale che vuole l’aumento del rapporto fra investimenti per l’istruzione e PIL.
Perciò la Contrattazione deve riaffermare la sua piena validità, secondo quanto è stato ribadito nell’Intesa fra Governo e Organizzazioni Sindacali CGIL CISL UIL del 4 febbraio 2002, contro ogni ipotesi di decontrattualizzazione e rilegificazione del rapporto di lavoro.
Anche alla luce del recente provvedimento legislativo sul riordino della Dirigenza, il Contratto dovrà ribadire la specificità e il consolidamento della V Area Dirigenziale Scolastica, contro ogni ipotesi di confusione omologante con altre Aree dirigenziali di diverso contenuto professionale.
Lo snellimento delle relazioni sindacali, che potrà essere raggiunto attraverso il rafforzamento della Contrattazione Nazionale all’Aran e la Contrattazione Regionale, dovrà comunque essere realizzato in un quadro unitario che salvaguardi il carattere nazionale della scuola e della sua Dirigenza.
FINALITA’
La nostra ipotesi di Piattaforma contrattuale si muove in direzione delle seguenti finalità.
Valorizzazione della funzione dirigenziale di scuola come funzione autorevole di direzione e coordinamento delle professionalità scolastiche nel nuovo contesto dell’autonomia.
Sviluppo della funzionalità organizzativa, didattica e gestionale della scuola dell’autonomia, in sinergia con le rivendicazioni di diversificazione delle figure professionali contenute nella piattaforma confederale del Comparto scuola. E’, peraltro, in tale contesto di sviluppo della funzionalità delle istituzioni scolastiche che va valorizzata la capacità negoziale del Dirigente Scolastico nel Contratto Integrativo di scuola, che è strumento nuovo da sostenere e potenziare per una corretta evoluzione del rapporto di lavoro a livello di scuola.
Potenziamento, attraverso adeguati processi formativi, delle competenze relazionali e gestionali del Dirigente Scolastico, come Dirigente di una Istituzione inserita in specifici contesti territoriali e in cui i professionisti sono chiamati a lavorare in una dimensione di cooperazione e condivisione.
Salvaguardia della specificità della Dirigenza Scolastica attraverso il consolidamento dell’Area V.
Salvaguardia della supremazia del Contratto sulla Legge in materia di rapporto di lavoro (Intesa Governo/Confederazioni del 4 febbraio 2002), evitando interferenze possibili delle nuove norme contenute nella Legge 145/2002 sul riordino della Dirigenza.
Salvaguardia del potere d’acquisto delle retribuzioni sia attraverso l’applicazione dell’Intesa Governo/Confederazioni del 4 febbraio 2002, sia attraverso il recupero dell'inflazione reale.
Equiparazione della retribuzione accessoria alla retribuzione delle altre Dirigenze dello Stato.
Sviluppo di più snelle relazioni sindacali con il rafforzamento di due livelli contrattuali: Nazionale, per rafforzare l’unitarietà del sistema della scuola italiana, e Regionale (per corrispondere alle necessarie specificità locali).
OBIETTIVI E PROPOSTE
PARTE NORMATIVA
Nuove e più snelle relazioni sindacali
Al fine di snellire le procedure e di ridurre all’indispensabile i tempi della trattative, occorre rafforzare la contrattazione del livello nazionale (sede Aran) e regionale.
Il nuovo Contratto nazionale dovrà occuparsi direttamente di alcune materie oggi affrontate in sede integrativa nazionale (es, criteri di retribuzione di posizione e di risultato, criteri degli incarichi).
Diritti sindacali
Vanno definite le concrete misure per l’effettivo esercizio dei diritti sindacali relativi alle varie forme (sciopero, sciopero virtuale, sciopero orario) e alle assemblee.
C)Costituzione di organismi paritetici. La valutazione, la formazione.
E’ necessario costituire a livello nazionale, come è già previsto dal CCNL per il livello regionale, organismi paritetici su alcune materie quali la valutazione e la formazione.
Sulla valutazione occorre, peraltro, approfondire le modalità valutative per adeguare alla specificità della complessità del servizio il modello valutativo adottato. Il comitato paritetico potrebbe molto contribuire allo scopo.
Sulla formazione occorre giungere all’utilizzo completo dell’1% del monte salari del personale al fine di qualificare strumenti, modalità, contesti, contenuti della formazione dei Dirigenti Scolastici.
D) Congedi per motivi di famiglia e di studio
Occorre procedere con immediatezza all’applicazione del disposto del CCNL all’articolo 20 per regolare la fruizione di congedi per motivi di famiglia e di studio.
E) Ridefinizione istituti contrattuali in materia di rapporto di lavoro
Adeguamento, in rapporto all’evoluzione legislativa e contrattuale, degli istituti relativi al congedo per dottorato di ricerca o borsa di studio, alle ferie ecc.
F) Rientro del personale da diverse posizioni di stato e dall’Amministrazione
E’ necessario definire modalità e tempi dell’affidamento degli incarichi ai Dirigenti Scolastici che rientrano da diverse posizioni di stato e dall’Amministrazione, anche in relazione ad altri incarichi affidati sulle sedi lasciate scoperte.
G)Valorizzazione della funzione dirigenziale scolastica svolta in Paesi esteri
Al fine di valorizzare le nuove funzioni dirigenziali svolte dai Dirigenti Scolastici all’Estero, anche per favorire il processo di riforma autonomistico in atto, dovranno essere precisate le funzioni di direzione del Dirigente Scolastico. Nell’ambito delle direttive degli Uffici Consolari l’incarico dirigenziale scolastico dovrà assumere compiti di organizzazione, coordinamento, promozione, monitoraggio, valutazione di tutte le attività formative svolte nei Paesi esteri.
H)Introduzione dell’istituto della riammissione in servizio
Occorre prendere in considerazione l’ipotesi della introduzione dell’istituto della riammissione in servizio per la Dirigenza scolastica, stante la specificità e il numero dei Dirigenti Scolastici e le vacanze di posti che si possono creare fra un Concorso e l’altro per il reclutamento dei Dirigenti scolastici.
PARTE ECONOMICA
A) Tutela delle retribuzioni
Applicazione ai Dirigenti Scolastici degli incrementi previsti dalle norme e dalle intese a tutela delle retribuzioni dai processi inflazionistici.
B) Equiparazione retributiva alle altre Dirigenze pubbliche
Come da attese determinate dall’impegno del precedente Governo (1° e 2° Atto di indirizzo rispettivamente di dicembre 2000 e di aprile 2001) nonché dal 3° Atto di indirizzo (gennaio 2002) dell’attuale Governo, si rivendica l’equiparazione retributiva alle altre Dirigenze pubbliche.
Ciò è raggiungibile attraverso la piena equiparazione della retribuzione di posizione e di risultato dei Dirigenti Scolastici a quella dei Dirigenti pubblici nonché ai dovuti adeguamenti stipendiali di carattere generale che interesseranno i dipendenti pubblici e le Dirigenze dello Stato.
Incarichi aggiuntivi
Occorre contrattualizzare tutte le retribuzioni connesse con gli incarichi aggiuntivi obbligatori e nel contempo incrementare e dare certezza di risorse agli incarichi obbligatori oggi non retribuiti (Presidenze esami di licenza, Commissari Governativi).
LE RISORSE
Al fine di tutelare le retribuzioni dai processi inflattivi, occorre utilizzare le risorse stanziate nella Finanziaria 2002, quelle previste dall’Intesa Governo/Confederazioni del 4 febbraio 2002 (incremento medio mensile pro-capite del 5.56%) e quelle da stanziare per il recupero dell'inflazione reale.
Al fine di realizzare gli incrementi retributivi connessi all’equiparazione ai livelli stipendiali delle altre Dirigenze Pubbliche, occorre prevedere negli strumenti legislativi di spesa e in particolare nella Finanziaria 2003 le adeguate specifiche risorse.
Al fine di contrattualizzare e retribuire tutti gli incarichi aggiuntivi obbligatori, occorre prevedere da parte del Governo gli stanziamenti relativi.
Al fine di sviluppare la professionalità, occorre inserire a pieno titolo i Dirigenti Scolastici nell’annunciato Piano pluriennale di investimenti (19000 miliardi di vecchie lire nel prossimo quinquennio).
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