
Regolamento sui curricoli della scuola di base
Lo schema di Decreto ministeriale completa il documento sugli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni in relazione agli ambiti e alle discipline


Lo schema di Decreto ministeriale, consegnato il 28 febbraio al Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione per acquisirne il parere, completa il documento sugli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni in relazione agli ambiti e alle discipline.
In riferimento alla scuola dell’infanzia, mentre valutiamo positivamente la formulazione del curricolo tesa a sostenere gli Orientamenti ’91 e a prevederne una valorizzazione, esprimiamo preoccupazione per la mancata presentazione di uno specifico decreto attuativo.
Ad una prima analisi dei materiali resi pubblici, accanto ad una positiva premessa riferita ai valori costituzionali, ci sembra insufficiente la considerazione data ai contesti di apprendimento e ravvisiamo il rischio della riproduzione di una frattura tra l’ultimo biennio ed il resto del ciclo di base, per il riproporsi della frammentazione disciplinare e della rigidità nell’articolazione degli orari.
Il Decreto conferma la possibilità del salto di una classe di gruppi di alunni nell’ambito delle singole istituzioni scolastiche. Su questo punto, mai confrontato con il Sindacato, confermiamo la nostra contrarietà a questa e ad ogni altra soluzione puramente numerica della questione "onda anomala", che determinerebbe discriminazioni e tensioni tra gli alunni e le famiglie. Ribadiamo, a proposito, la necessità di proporre agli istituti comprensivi di attuare più rapidamente la riforma, aumentando la quota di classi che completa il percorso di base in sette anni e costituendo al tempo stesso un utile banco di prova per tutte le questioni aperte.
Nella riunione con il Ministro, già fissata per il 7 marzo, la CGIL Scuola sosterrà con forza l'esigenza di definire rapidamente il piano di fattibilità per l'avvio del ciclo di base e chiederà la rapida calendarizzazione degli incontri di confronto sui diversi argomenti, quali organici funzionali, modalità di utilizzo del personale, formazione in servizio, riorganizzazione della rete scolastica e adeguamento degli edifici.
Su ognuno di questi sarà nostro impegno costruire proposte e discuterle nel merito con il personale e con le elette e gli eletti nelle RSU.
Roma, 2 marzo 2001
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