
Sezioni primavera: fare chiarezza sulla natura dei contratti del personale impegnato nel progetto sperimentale
Riteniamo utile intervenire a seguito delle molte richieste e sollecitazioni di chiarimento riguardo a presunti contratti di collaborazioni a progetto per il personale docente/educativo impegnato nelle sezioni primavera.


Riceviamo molte richieste e sollecitazioni di chiarimento riguardo a presunti contratti di collaborazioni a progetto indicati da più parti come quelli da instaurare con il personale docente/educativo impegnato nelle sezioni primavera.
I tempi con cui si è arrivati alla sottoscrizione dell’accordo Stato-Ragioni (14 giugno 2007) non hanno consentito di chiarire tutti gli aspetti legati alle procedure di attuazione dell’accordo stesso, generando così contraddizioni ed interrogativi a scapito di una giusta scelta, assunta a livello interistituzionale, per dare ulteriori risposte al grande bisogno sociale di servizi per i bambini da 0-3 anni, una scelta giudicata positivamente dalla Cgil a livello confederale e di categoria.
I dubbi e gli interrogativi nascono anche da quanto pubblicato nel corso dell’intera estate sul sito del MPI - un servizio di faq sulle sezioni primavera – ma anche per la pubblicazione, alcuni giorno fa, di un modello di contratto di lavoro a progetto messo a disposizione dei diversi gestori del nuovo servizio.
Il modello proposto è stato poi ritirato anche a seguito del nostro intervento di fronte ad iniziative unilaterali dell’amministrazione su materie di natura contrattuale.
Peraltro, la stessa Legge 30 non prevede la possibilità di instaurare contratti di lavoro a progetto nel pubblico impiego, norma che è stata ribadita nella circolare n. 5/2006 del Dicastero della Funzione Pubblica: …” Inoltre sull’argomento si segnala la circolare del Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale n. 17 del 2006, la quale, seppur riguardante le collaborazioni coordinate e continuative a progetto di cui all’articolo 61 e ss. del decreto legislativo n. 276 del 2003, che, come noto, non trovano applicazione nell’ambito delle pubbliche amministrazioni…. ”; mentre i CCNL della scuola privata paritaria escludono il ricorso a tale tipologia contrattuale per le attività educative e di insegnamento.
La natura del contratto di lavoro è per noi un punto fondamentale per il buon avvio del progetto sperimentale, questo aspetto è particolarmente delicato per le sezioni aggregate alle scuole dell’infanzia statale.
Ed è proprio per definire tali questioni che, insieme a CISL Scuola e UIL Scuola, rivendicando la titolarità sulle materie contrattuali, abbiamo chiesto un incontro urgente al Vice Ministro Bastico.
Riteniamo vadano definite al più presto, non solo le questioni legate alla natura del contratto di lavoro per il personale impegnato in questo nuovo servizio, ma anche le indicazioni relative ad un apposito piano di formazione per il personale, così da consentire a tutte le sezioni primavera ammesse alla sperimentazione di operare al meglio.
Siamo fortemente impegnati a sostenere questa innovazione nata per rispondere alle giuste attese delle famiglie e ai diritti dei più piccoli ad avere un servizio socio-educativo di qualità, così come, con lo stesso impegno, intendiamo tutelare il diritto dei lavoratori al giusto contratto di lavoro.
Roma, 24 settembre 2007
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