
Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie 2023/2024: primo incontro per il rinnovo del CCNI
È iniziata la trattativa per il CCNI triennale 2023-2026. La partecipazione è aperta a tutto il personale docente, educativo e ATA a tempo indeterminato in possesso dei requisiti. Ancora distanti le posizioni sui vincoli dei docenti, ma per le prossime operazioni si prevede una deroga.


Nel pomeriggio di martedì 16 maggio 2023 si è tenuta, al Ministero, la riunione inerente alla riapertura della trattativa sul CCNI utilizzazioni e assegnazioni provvisorie anni scolastici 2023/2024, 2024/2025, 2025/2026 del personale scolastico, come da convocazione precedentemente pervenuta.
Sul tavolo, il rinnovo del contratto integrativo scaduto nel 2021/22 e prorogato in ultrattività per le operazioni a.s. 2022/2023; il nuovo testo oggetto del negoziato tra l’amministrazione e la parte sindacale, dovrà regolare la mobilità annuale del prossimo triennio anche alla luce delle modifiche legislative intervenute.
La proposta illustrata dal ministero in sintesi, ricalca l’articolato precedente ma con l’inserimento dei nuovi provvedimenti: obbligo di permanenza sulla sede per i docenti neo-assunti a partire dall’a.s. 2023/2024 e superamento del referente unico all’assistenza del disabile grave come da legge 104/92.
Il testo andrà a recepire in pieno le disposizioni di legge subentrate in materia di vincoli, differenziando i destinatari nel periodo di vigenza del CCNI stesso: partecipazione ai movimenti a.s. 2023/2024 per gli attuali docenti neo-immessi in ruolo grazie al rinvio del provvedimento, e regime più rigoroso per i successivi due anni in cui si prevede, invece, per i docenti neo-immessi anni scolastici 2024/2025 e 2025/2026 di “rimanere nella predetta istituzione scolastica, nei medesimi tipo di posto e classe di concorso, per non meno di tre anni, compreso il periodo di prova…”
Il confronto che ne è seguito è stato prevalentemente orientato su questo punto, rimandando ad altro momento della trattativa la questione dell’aggiornamento sulle precedenze legge 104.
Come FLC CGIL abbiamo manifestato la volontà di riprendere gli spazi contrattuali sull’intera materia, perché l’obiettivo comune deve essere quello di stipulare un contratto nell’interesse di tutte le parti. Condividere un percorso negoziale ed arrivare al risultato è prerogativa anche dell’amministrazione e non solo delle sigle sindacali e va recuperato, soprattutto dopo quanto accaduto con il CCNI mobilità 2022-2025.
La nostra richiesta, pertanto, è stata quella di lavorare sulla proposta per superare la rigidità dei vincoli di permanenza almeno nelle assegnazioni provvisorie che, e sempre bene ricordare, rispondono alle esigenze familiari e sono accessibili solo a chi possiede i previsti requisiti.
In prospettiva continuiamo a dire che la norma è sbagliata e va eliminata, agendo su tutti i piani affinché si possa arrivare all’intervento legislativo tanto atteso.
Riguardo i docenti nominati da procedura straordinaria art.59 c.4 DL.73/2021 convertito in L.106/2021 e concorso straordinario art.59 c.9 bis, in servizio a tempo determinato nel corrente a.s. 2022/2023, come FLC CGIL e insieme alle altre sigle abbiamo sollecitato l’amministrazione a prevedere una possibilità di apertura in coda alle operazioni, in analogia con quanto si concordò nel 2019 per gli aspiranti ex FIT.
Ferme restando queste richieste, lo strumento per noi più qualificato è il contratto mentre altre soluzioni alternative non rappresenterebbero l’autorevolezza e la garanzia di un equilibrio tra le parti.
Al termine della discussione, il Ministero si è riservato un confronto interno anticipando la convocazione a breve per proseguire i lavori.
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