
Valutare per migliorare non per classificare
Le proposte della FLC CGIL sulla valutazione di sistema.


La FLC CGIL ha da sempre posto particolare attenzione alla “Valutazione” in quanto lo ritiene un tema strategico nell’ambito delle politiche di sviluppo sociale, educativo ed economico del nostro Paese. Essa, se è rivolta al miglioramento del sistema, fa parte di un interesse generale, della società e dei cittadini.
La valutazione di sistema rappresenta, inoltre, elemento strategico sia per la tenuta nazionale dell’intero sistema di istruzione contro le spinte localistiche, sempre più forti negli ultimi anni, sia per sostenere la capacità progettuale e la concreta realizzazione del progetto formativo della scuola militante.
Anche alla luce del documento del governo “La buona scuola”, nei mesi scorsi la FLC CGIL ha elaborato una serie di proposte contenute nel dossier consegnato alla Ministra Giannini durante l’incontro con i sindacati del 12 novembre scorso.
Alle continue esternazioni sull’argomento del livello politico del Ministero dell’Istruzione, dal carattere sempre più propagandistico e punitivo nei confronti del sistema educativo e dei suoi lavoratori, la FLC CGIL risponde con la propria piattaforma dal titolo assai significativo: “Valutare per migliorare non per classificare”.
Questi, in sintesi, i contenuti.
I fondamenti per la valutazione di sistema
- principio di eguaglianza formale e sostanziale sancito dalla nostra Costituzione
- principi indicati a livello europeo dalle parti sociali: Trasparenza, Condivisione, Partecipazione, Inclusività, Progressività, Coerenza.
I livelli essenziali delle prestazioni (LEP) in materia di istruzione
Nell’ambito del sistema educativo vanno definiti e declinati con chiarezza i livelli essenziali delle prestazioni. Essi devono essere garantiti dallo Stato su tutto il territorio nazionale. Si tratta di una precondizione senza la quale la valutazione sarà con certezza piegata a torsioni localistiche e a derive classificatorie delle scuole.
Le finalità
a) valutazione del sistema scolastico costituisce una questione cruciale per:
• La verifica degli interventi dei decisori politici e istituzionali sul sistema educativo
• Il “controllo” democratico delle politiche educative intraprese
• L’eventuale modifica delle politiche educative avviate.
b) La valutazione delle scuole deve essere finalizzata a promuovere e a sostenere l’autonomia scolastica e i processi di miglioramento.
Banco di prova di un’autentica valutazione del sistema educativo sono le politiche di contrasto alla dispersione scolastica.
Il metodo e le competenze
Da un punto di vista del metodo è necessario, anche ai fini del successo dei processi di valutazione, un forte coinvolgimento dei lavoratori della scuola. Ciò significa attivazione di processi partecipativi, ma anche messa in trasparenza delle esperienze di pratiche valutative e di rendicontazione sociale messe in campo in questi anni dalle scuole stesse.
Per la FLC CGIL la valutazione degli apprendimenti deve rimanere una specifica competenza dei docenti e delle scuole. Va, dunque, superata la commistione tra rilevazioni degli apprendimenti attraverso prove standardizzate censuarie e valutazione di scuola.
Il ruolo dell’INVALSI e dei test censuari: NO alle classifiche fra scuole
Occorre preservare l’INVALSI dall’errata scelta politica di finalizzare il suo compito istituzionale alla preparazione dei test per le rilevazioni degli apprendimenti.
La FLC CGIL contesta l’utilizzo improprio delle prove INVALSI che risultano sempre meno efficaci e condivise e, in più di un caso, fuorvianti e dannose.
Il processo di valutazione, incentrato tutto sulle prove INVALSI, diffonde ostilità, paure e diffidenze nel mondo della scuola. Va decisamente esclusa la pubblicizzazione delle classifiche delle scuole.
Autovalutazione
L’autovalutazione rappresenta l’elemento fondante di qualsiasi valutazione delle scuole.
Qualsiasi procedura di valutazione esterna deve avere come punto di partenza ineludibile risultati dell’autovalutazione delle singole istituzioni scolastiche. La valutazione esterna non deve avere carattere sanzionatorio, ma deve essere finalizzata a individuare ulteriori piste di miglioramento da implementare nella progettazione e nelle pratiche educative.
La regolazione della valutazione dei Dirigenti Scolastici ha la sua sede nel contratto
Riguardo alla valutazione dei Dirigenti Scolastici, la FLC considera sbagliata la commistione con la valutazione di scuola.
I processi di valutazione dei Dirigenti scolastici devono essere affrontati in sede negoziale e nella cornice del vigente CCNL dell’Area V.
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