
Ricercarsi: indagine sui percorsi di vita e lavoro nel precariato universitario
La ricerca, promossa dalla FLC CGIL, ripercorre il percorso formativo e di ricerca, il tipo di contratto e le condizioni materiali della vita e di lavoro di chi svolge attività di ricerca e insegnamento con contratti a tempo determinato. Il questionario è compilabile online e richiede circa 10 minuti.


Le riforme degli ultimi anni hanno trasformato la precarietà nella ricerca e nella didattica universitaria da eccezione in regola. Questo universo però è ancora sconosciuto per la mancanza di dati e di studi. La FLC CGIL ha deciso di investigare in maniera professionale e scrupolosa sia l’entità del fenomeno che le implicazioni della precarietà negli atenei italiani nella vita di chi ci lavora.
Quanti sono stati i precari “utilizzati” in questi anni nelle università?
Cosa significa essere uno dei migliaia di assegnisti, dottorandi, borsisti, ricercatori precari, lettori, docenti a contratto, co.co.co e co.co.pro che a lungo hanno consentito all'università italiana di essere tra le più produttive al mondo nonostante tagli sempre più ingenti al finanziamento pubblico?
A queste domande questa ricerca vuole trovare risposte.
Il lavoro di ricerca quindi si struttura in un’analisi quantitativa e qualitativa e utilizza i seguenti strumenti:
- analisi di dati quantitativi sul numero dei precari dell’università forniti direttamente dal MIUR;
- analisi dei dati del questionario online www.ricercarsi.it;
- analisi di interviste.
Le poche ricerche esistenti sottolineano come le riforme introdotte nell’ultimo decennio abbiano accelerato un trend di espulsione dal sistema universitario, piuttosto che un processo di assorbimento e stabilizzazione, riducendo gradualmente il numero di coloro che svolgono attività di didattica e ricerca negli atenei italiani. Mentre osserviamo la graduale dispersione delle competenze, le professionalità e le qualifiche che il sistema stesso aveva contribuito a creare, l'impatto soggettivo di tali processi appare sempre più oneroso.
In un momento storico in cui la precarietà è diventata strutturale mentre il suo impatto rimane ai margini del discorso pubblico o confinato alla sfera privata, ci auguriamo che questa ricerca possa mettere in luce, con la qualità dei dati e delle analisi, l’enormità e la gravità di questi processi.
Compila il questionario su: www.ricercarsi.it. La ricerca è promossa dalla FLC CGIL ed è realizzata da: |
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